Glossario

Casa domotica

Il termine domotica unisce la parola latina domus, ovvero casa, con il suffisso -tico, che indica il campo di applicazione: realizzare una casa domotica vuole dire quindi individuare nuovi modi per applicare la tecnologia in ambito domestico, con l’obiettivo di migliorare il comfort abitativo dei residenti, e rendere più efficiente e sicuro l’edificio.
Attraverso l’installazione di impianti all’avanguardia collegati tra loro, è possibile creare una casa intelligente in cui si possono controllare da un unico sistema centrale l’accensione delle luci, il monitoraggio del perimetro esterno, l’apertura di cancelli e tapparelle, la temperatura degli ambienti e molto altro ancora.
Questo controllo centralizzato può essere esercitato con appositi dispositivi installati all’interno della casa oppure per mezzo di applicazioni per computer e dispositivi mobile, così da avere il pieno controllo sull’abitazione anche quando si è lontani.
La casa domotica funziona grazie ai BUS, sistemi elettronici che consentono agli impianti di scambiare informazioni tra loro per mezzo di supporti come cavi coassiali, fibra ottica, doppini telefonici e cavi elettrici oppure tramite segnali wireless e infrarossi.
Per rendere una casa domotica è quindi necessario installare gli impianti compatibili e predisporre un sistema di BUS per la comunicazione tra loro.
La casa domotica è anche ecologica, perché la gestione centralizzata permette di ridurre gli sprechi di energia e semplifica l’implementazione e il controllo di impianti per la produzione e il consumo di elettricità da fonti pulite, come il fotovoltaico.
Pur essendo connesso al termine ‘casa’, il concetto di domotica viene esteso anche ad applicazioni industriali e commerciali, poiché il principio di connessione, comunicazione e centralizzazione degli impianti permette di rendere più efficienti e sicuri sia i negozi che gli stabilimenti industriali.

Impianto fotovoltaico

Un impianto fotovoltaico residenziale permette all’utente di produrre energia in modo autonomo, attingendo a una fonte pulita e rinnovabile.
Un impianto fotovoltaico domestico funziona così: la luce solare, colpendo i pannelli, trasferisce la sua energia e permette di creare un flusso di corrente continua che viene indirizzato verso un inverter, che lo converte nella corrente alternata impiegata nelle nostre case.
In base alle condizioni di esposizione solare e alle dimensioni dell’impianto, il fotovoltaico può coprire una porzione sensibile del fabbisogno elettrico di un nucleo famigliare; è anche possibile integrare un sistema di accumulo fotovoltaico che funge da batteria, immagazzinando l’elettricità non immediatamente utilizzata per consumarla di notte o in caso di maltempo, e potenziare le prestazioni dell’impianto.
I fattori da considerare per l’installazione di un impianto fotovoltaico sono le dimensioni e l’orientamento del tetto, e la presenza di eventuali ombreggiamenti.
In caso di immobili in aree senza vincoli (ambientali, storici, paesaggistici, …) serve solo la comunicazione al gestore della rete tramite Modello unico per la realizzazione, la connessione e l’esercizio di piccoli impianti fotovoltaici integrati sui tetti degli edifici, altrimenti è necessario il nulla osta delle autorità competenti e la relativa autorizzazione.
Un edificio con impianto fotovoltaico rimane collegato alla rete elettrica, così da avere comunque garantita l’elettricità a prescindere dalle condizioni meteo e per effettuare lo scambio sul posto, ovvero la ‘vendita’ al gestore della rete dell’elettricità prodotta che eccede il fabbisogno in un dato momento.
Un impianto fotovoltaico offre importanti vantaggi sia per chi lo utilizza, diminuendo le spese in bolletta e ammortizzando in pochi anni il costo dell’installazione, che per l’ambiente.

Cancelli automatici

I cancelli automatici permettono di controllare l’accesso a una proprietà residenziale, commerciale o industriale, e al contempo massimizzare il comfort delle persone in ingresso o in uscita, che non devono scendere dal proprio mezzo o fare sforzi fisici.
I cancelli automatici funzionano grazie a una centralina che riceve un segnale e attiva un motore che permette di movimentare cancelli, porte di garage, basculanti e sbarre; il loro movimento può essere a battente, con rotazione attorno a un fulcro, oppure a scorrimento, riducendo l’ingombro richiesto per l’installazione.
I cancelli automatici vengono anche integrati con fotocellule, una coppia di dispositivi in cui uno invia un segnale a infrarossi e l’altro lo riceve: se questo segnale viene interrotto, per esempio da un mezzo o una persona, la centralina ferma l’apertura o la chiusura del cancello, consentendo il passaggio senza incidenti.
I cancelli automatici vengono attivati da appositi telecomandi, ma è anche possibile impiegare il proprio cellulare per una maggiore praticità.

Impianti di videosorveglianza

Gli impianti di videosorveglianza vengono impiegati come deterrente contro attività illecite, registrando ciò che succede in un’area residenziale, commerciale o industriale con telecamere attivabili per 24 ore al giorno, 7 giorni su 7.
Un impianto di videosorveglianza prevede l’installazione di telecamere cablate per l’alimentazione e di una rete, con o senza fili, per la comunicazione dei dati video, che possono essere inviati ai sistemi DVR (Digital Video Recorder) per conservare su hard disk le registrazioni oppure direttamente a tablet e smartphone per un monitoraggio diretto dell’area sottoposta a sorveglianza.
Per installare un impianto di videosorveglianza bisogna sapere alcune cose.
Diversi modelli di telecamere hanno diversi raggi d’azione ed è quindi opportuno valutarne la posizione per minimizzare le cosiddette zone d’ombra, ovvero le aree non inquadrate da alcun dispositivo.
Allo stesso modo lo zoom, la definizione dell’immagine e la capacità di ripresa notturna differiscono da modello a modello; infine, sono disponibili sistemi HDCVI che convertono il segnale analogico-digitale, e sistemi IP, che generano un segnale già digitalizzato e pronto per la trasmissione wireless.

Antifurto perimetrale (impianti antintrusione)

I sistemi di antifurto perimetrale permettono di proteggere il perimetro di un’area residenziale, industriale o commerciale impiegando sensori che si attivano in risposta al movimento: in questo modo è possibile segnalare (e quindi impedire) gli ingressi non autorizzati.
L’installazione di un impianto antintrusione deve essere preceduta da un’attenta valutazione dell’area da mettere in sicurezza, per definire le minacce e quindi identificare le soluzioni tecnologiche più adatte: possono essere impiegati sensori a microonde o infrarossi, visibili o interrati.
Una volta attivato l’antifurto perimetrale, ogni movimento nell’area protetta dai sensori viene rilevato, facendo scattare diverse risposte, come allarmi sonori oppure segnalazioni a centri operativi che si mettono in contatto con forze dell’ordine pubbliche o private.
È anche possibile controllare i sensori via app, attivare o disattivare aree specifiche per consentire il passaggio di persone autorizzate e calibrarli per non scattare accidentalmente in presenza di animali.

Impianti elettrici industriali

Gli impianti elettrici industriali vengono utilizzati per diffondere energia elettrica all’interno di un complesso industriale: di conseguenza, richiedono livelli di prestazione e di complessità molto superiori ai loro corrispettivi civili e sono sottoposti a controlli periodici e a severe norme di progettazione e installazione per garantire la sicurezza del personale operante all’interno di un complesso.
In questo ambito, i macchinari richiedono grandi quantità di energia e quindi l’impianto deve essere in grado di gestirle adeguatamente senza cortocircuiti o sovraccarichi.
La normativa degli impianti elettrici industriali fa capo alla Legge 186 del 1968 sui materiali impiegati, al DPR 462 del 2001 sulla periodicità delle verifiche del funzionamento, ai DL 37 e 81 del 2008 sulla sicurezza di, rispettivamente, impianti e luoghi di lavoro, e alla CEI 64-8 per l’impiego di interruttori differenziali e la protezione dai contatti indiretti con l’elettricità.

Impianto home theatre

L’impianto home theatre mira a riprodurre le sensazioni visive e uditive di una proiezione cinematografica attraverso l’attenta progettazione dello spazio della stanza, la selezione dei dispositivi audio/video impiegati e la loro installazione nelle posizioni più appropriate.
A questo scopo vengono impiegati schermi televisivi oppure videoproiettori, casse per creare l’effetto surround e sistemi di riproduzione multimediale.
È anche possibile collegare l’impianto a dispositivi mobile non solo per controllare la riproduzione, ma anche per inviare contenuti digitali e sincronizzarlo con applicazioni di entertainment.

Impianto filodiffusione

Gli impianti di filodiffusione consentono di riprodurre in più luoghi contemporaneamente la stessa traccia audio, impiegando un sistema di casse sincronizzate e controllate in modo centralizzato.
Gli impianti di filodiffusione sono molto diffusi nelle realtà commerciali per creare un ambiente piacevole per i consumatori, ma trovano spazio anche in ambito domestico, permettendo agli abitanti della casa di ascoltare tracce musicali in ogni stanza, anche distanti dall’impianto audio principale.
Per creare un impianto di filodiffusione è necessario valutare l’area da coprire, determinando di conseguenza la tecnologia impiegata (cavo o wireless), la posizione e la dimensione delle casse (con eventuale incasso), e le modalità di controllo della riproduzione audio.

Impianto videocitofono

I videocitofoni facilitano la comunicazione con le persone esterne che richiedono l’accesso a un’area residenziale, commerciale o industriale, e permettono di identificarle più facilmente, con importanti ricadute sulla sicurezza.
La complessità dell’impianto varia in funzione del contesto di applicazione, ma in linea generale l’installazione di un videocitofono richiede un cavo a due fili e un cavidotto per collegare il dispositivo esterno a quello interno, e un corrugato per l’alimentazione.
Se è presente un impianto precedente è anche possibile sfruttare le dotazioni già installate per passare dal semplice citofono al videocitofono oppure implementare modelli più moderni ed efficienti.