quanto è sicuro antifurto perimetrale

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Una casa domotica è una casa sicura

Le statistiche indicano che in Italia si verificano in media 520 furti in abitazione ogni giorno: in questo scenario di incertezza, la tecnologia accorre a difesa delle nostre case, fornendo diverse soluzioni per prevenire le effrazioni, scoraggiare i ladri e perseguire i colpevoli.

Un impianto domotico permette di centralizzare la gestione e il controllo di sistemi di videosorveglianza e antifurti perimetrali, nonché di ricevere notifiche e feed sul proprio dispositivo mobile per essere sempre informati sulla sicurezza della propria residenza anche quando si è lontani.

Gli impianti di videosorveglianza per esterno tendenzialmente sono ben visibili o comunque segnalati per svolgere un’azione deterrente contro le effrazioni, scoraggiando i ladri ancor prima ancora che tentino di entrare nell’abitazione.

A seconda delle esigenze sono disponibili telecamere panoramiche, che permettono di coprire con un solo dispositivo una vasta area anche a 360°, telecamere bullet, discrete e pronte all’uso, telecamere con contenitore, protette da un’apposita custodia progettata per resistere ad atti di vandalismo, e telecamere dome, che utilizzano una cupola per proteggere il dispositivo e per nascondere la direzione verso cui è orientato.

Le telecamere possono inquadrare in modo fisso i potenziali punti di ingresso oppure tutto il perimetro, con un’attenta pianificazione della loro posizione, movimento e area di ripresa e creare una copertura completa.

Nel caso i ladri riuscissero a entrare, telecamere interne più discrete e nascoste (per esempio a incasso) possono rilevare movimenti o rumori e coglierli in flagrante senza che si accorgano di essere registrati, inviando il feed video ed eventualmente anche audio a dispositivi mobile e centrali operative, e consentendo un pronto intervento

Le immagini riprese dall’impianto di videosorveglianza, attivo a comando, in risposta a sensori o 24/7, vengono inviate ad appositi dispositivi per l’archiviazione e la conservazione delle registrazioni, per avere prove concrete e indizi sui responsabili casomai non fossero fermati per tempo.

I sistemi antintrusione, invece, impiegano strumenti che rilevano ingressi non autorizzati ed effrazioni, e attivano strategie difensive come allarmi sonori, segnalazioni a centrali operative e messaggi a numeri telefonici preimpostati.

Per esempio, l’antifurto perimetrale funziona con laser, infrarossi o microonde che creano un ‘recinto’ virtuale che delimita l’area designata e segnala alla centralina ogniqualvolta viene varcato, la quale intraprende le azioni programmate.

Rispetto a barriere fisiche, la protezione offerta da un antifurto perimetrale è invisibile, quindi difficilmente un intruso potrà attuare contromisure per evitarlo o disattivarlo. I dispositivi moderni, inoltre, funzionano anche se vengono tagliati i cavi o innescato un blackout, resistendo così ai tentativi di sabotaggio; ogni malfunzionamento viene comunque segnalato alla centralina, che può attivare preventivamente l’allarme.

Fatte queste considerazione, un antifurto perimetrale offre una soluzione sicura per proteggere la casa dai tentativi di furto.

Un impianto domotico permette di ricevere le notifiche da tutti i sistemi di sicurezza installati e di impostare il loro funzionamento con pochi semplici gesti: per esempio, è possibile attivarli solo quando si esce di casa oppure far sì che l’antifurto perimetrale ignori i movimenti degli animali domestici, evitando falsi allarmi.

L’impianto domotico consente di controllare anche altri sistemi utili per mantenere sicura la propria abitazione, come il videocitofono, per identificare chi suona alla porta, e le tapparelle automatiche, per abbassarle ogni volta che si esce di casa.

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