La casa domotica ecologica tutela l’ambiente e taglia le bollette

Molte delle costruzioni che oggi impieghiamo in Italia sono vecchie di diversi decenni e sono state realizzate utilizzando tecniche e paradigmi propri dell’edilizia del tempo e che nel 2020 risultano ormai anacronistici.

Sicuramente c’è una differenza di confort: le abitazioni di recente costruzione o ristrutturazione offrono indubbiamente molte comodità frutto dell’odierna tecnologia, che migliorano la vivibilità dell’ambiente e permettono di mantenere il pieno controllo su tutti gli elementi della casa.

Tuttavia, l’aspetto più cruciale che separa le vecchie costruzioni da quelle più moderne è il loro impatto ambientale.

Negli ultimi decenni la quesitone ecologica è diventata sempre più rilevante, sia dal punto di vista scientifico che quello dell’opinione pubblica: i governi di molti Paesi, soprattutto quelli europei, hanno imposto per i prossimi anni ambiziosi obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 e di crescita della produzione energetica da fonti rinnovabili.

In questo scenario, la domotica offre interessanti possibilità per accrescere il confort abitativo e al contempo aumentare la sostenibilità della costruzione, agendo su un comparto che da solo è responsabile per il 40% delle emissioni europee.

I software di monitoraggio dei consumi e degli impianti sono infatti importanti per l’efficientamento energetico, poiché permettono di avere un quadro completo della propria domanda di energia, individuare eccessi e sprechi, e attivare o disattivare elettrodomestici e sistemi domestici in modo intelligente.

Una casa domotica è quindi una casa efficiente, e ciò si traduce in minori consumi, minori emissioni di CO2 e minori spese in bolletta.

Il sistema domotico permette anche di integrare un impianto fotovoltaico residenziale e il relativo dispositivo di accumulo, così da monitorare l’autoproduzione dell’elettricità e ottimizzare il suo impiego per soddisfare il proprio fabbisogno energetico.

La combinazione pannelli e batteria consente di immagazzinare l’energia prodotta, ma che supera le necessità di consumo in un dato momento, così da poterla consumare successivamente, per esempio di notte quando l’impianto fotovoltaico è inattivo.

In questo modo si aumenta la produzione di energia da fonti rinnovabili del Paese e si riduce la domanda di elettricità dalla rete, alleggerendo la produzione delle centrali, il carico dell’infrastruttura e le proprie spese in bolletta.

Combinando la riduzione dei consumi offerta dall’efficientamento energetico e l’autoproduzione di elettricità per mezzo dell’impianto fotovoltaico, si può ridurre l’impatto ambientale della propria abitazione e al contempo ottenere un importante ritorno economico grazie alla riduzione della propria domanda di energia dalla rete.

Questo vantaggio economico è amplificato da diverse forme di incentivazione fiscale, che incoraggiano i cittadini a modernizzare la propria abitazione rendendola più efficiente e vivibile, come Ecobonus, Superbonus e Bonus Domotica.

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Qual è la differenza tra domotica e Internet of Things?

Domotica e Internet of Things sono due termini che spesso si incontrano assieme perché sono entrambe tecnologie pensate per facilitare la vita dell’utente, automatizzando specifici processi, consentendo un controllo da remoto, semplificando la gestione degli impianti, e in generale ottimizzando la gestione di un ambiente.

Anche se i fini sono identici, i mezzi e i metodi con cui vengono raggiunti sono molto differenti tra loro e perciò associare la domotica all’Internet of Things sarebbe un’incorrettezza.

La domotica è pensata come un sistema chiuso di impianti interconnessi tra loro, strutturati in modo gerarchico e ben organizzati: questo approccio verticale permette di centralizzare la gestione di tutto l’ambiente domestico, sia interno che esterno, in un unico pannello di controllo e di coordinare le diverse funzionalità in scenari, sequenze d’azioni pre-programmate che possono essere attivate con un singolo comando.

Questo approccio integrato permette di far dialogare i diversi impianti tra loro così da metterli in concerto e da permettere loro di valorizzarsi a vicenda: per esempio l’impianto fotovoltaico può indirizzare l’elettricità generata in surplus a prese radiocomandate, così da attivare elettrodomestici come lavatrice e lavastoviglie per sfruttare appieno l’energia autoprodotta.

L’Internet of Things (IoT) è invece un macrotermine che racchiude tutte le tecnologie capaci di raccogliere dati via internet o dall’ambiente circostante e di elaborarli per ottimizzare il proprio funzionamento, per svolgere più efficacemente il proprio compito e per semplificare la vita all’utente.

In ambito domestico, l’Internet of Things utilizza dispositivi aperti, ma indipendenti: interagiscono con il mondo esterno, ma non direttamente tra loro, e quindi sono generalmente più specializzati e dedicati.

Di conseguenza, domotica e Internet of Things rispondono a due esigenze differenti.

La domotica impone il supporto di professionisti per capire i bisogni da soddisfare, scegliere gli impianti, installarli e collegarli tra loro. Si tratta quindi di un intervento esteso, idealmente da effettuare in fase di ristrutturazione o da integrare direttamente nella costruzione di un nuovo edificio. Il vantaggio è che in questo modo si abbraccia tutta la casa, coordinando ogni aspetto della propria vita domestica per il massimo del confort e della sicurezza.

Dispositivi Internet of Things possono essere installati solo dove necessario per soddisfare specifici bisogni senza dover effettuare interventi invasivi, sfruttando la connessione wi-fi domestica: per contro, in questo mondo dipendono dalla qualità della propria rete e la loro capacità d’azione è più contenuta.

Domotica e IoT si differenziano anche per il grado di protezione dei dati: un sistema domotico è chiuso, cioè tutti gli impianti connessi dialogano solo tra loro e conservano i dati in un ambiente più protetto e difficile da violare, mentre i dispositivi Internet of Things, per loro natura, devono comunicare con la rete e l’ambiente esterno, rendendoli più vulnerabili.

Non bisogna però considerare domotica e IoT come due elementi incompatibili perché i primi possono interfacciarsi con i secondi: per esempio, E.co.system è stata la prima azienda del settore a integrare Alexa, Google Home e tutte le Smart TV Samsung con la Domotica Easydom.

Con quasi 60 anni di esperienza nell’automazione domestica, E.co.system oggi è una voce esperta nella domotica: approfitta del Bonus Domotica e rivoluziona il tuo modo di abitare rendendo la tua casa più semplice, confortevole ed efficiente, contattaci subito.

L’importanza degli aggiornamenti software per la domotica

Un sistema domotico ben strutturato nasce da una combinazione efficiente di hardware e software.

Le potenzialità tecniche degli impianti vengono sfruttate adeguatamente grazie ai programmi di controllo, installati sui propri dispositivi per offrire il pieno controllo di tutta l’abitazione in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo, e per predisporre automazioni utili a semplificare la vita di tutti i giorni.

L’acquisto e l’installazione di componenti all’avanguardia permette di godere di elevate prestazioni per molti anni, soddisfacendo pienamente le esigenze di comfort, sicurezza ed efficienza energetica dei residenti.

Ciò non è solo merito dell’alto livello di tecnologia di partenza che permette di stare al passo con le novità del settore domotico, ma anche della possibilità di aggiornare facilmente i software di controllo.

Se infatti per sostituire le componenti fisiche sono necessari investimenti economici e, spesso, opere edili, l’update dei programmi è molto più rapido e permette comunque di mantenere il sistema domotico al top delle performance.

Attraverso l’aggiornamento dei software si possono aggiungere ottimizzazioni che permettono di sfruttare ancora meglio l’hardware e che aggiungono nuove funzionalità per un monitoraggio sempre più puntuale dei consumi, un maggiore efficientamento energetico e un controllo sempre più preciso del sistema domotico.

Questi update permettono anche di eliminare eventuali problemi dei programmi e, soprattutto, di mantenere i protocolli di sicurezza sempre aggiornati contro le più recenti minacce informatiche: la tutela della privacy è infatti un aspetto che influisce molto sulla decisione di installare un sistema domotico.

L’update dei programmi dei sistemi domotici è quindi un aspetto cruciale e spesso è l’unica attività richiesta nel post-installazione, visto che le componenti hardware non necessitano di interventi di manutenzione periodica.

È però importante sapere come procedere per questi update, soprattutto se si utilizzano impianti diversi tra loro: pur essendo capaci di comunicare tra loro, utilizzano software differenti, ognuno con le proprie necessità di aggiornamento, e bisogna anche assicurarsi che rimangano perfettamente coordinati anche dopo l’update.

Per questo motivo e.co.System offre un servizio di post-installazione che garantisce al cliente software sempre aggiornati e perfettamente performanti per un’esperienza domotica al top.

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