Il valore di consulenza e progettazione nelle installazioni domotiche

Sempre più italiani sono interessati ad aumentare il comfort abitativo attraverso l’automatizzazione delle azioni quotidiane: oggi sul mercato sono disponibili diverse soluzioni accessibili per intervenire autonomamente sulla propria casa e renderla un pochino più intelligente.

Tuttavia, si tratta di opzioni limitate, che grattano la superficie del potenziale che la domotica può offrire, ovvero un sistema domestico completo e centralizzato, controllabile dai propri dispositivi anche quando si è fuori casa e programmabile per svolgere automaticamente serie d’azioni con un solo tocco.

Adottando questo approccio, la casa diventa pienamente intelligente e gestisce autonomamente le funzionalità secondo i parametri impostati, aumentando la sicurezza, il comfort e l’efficienza energetica con grandi benefici per i residenti.

Per raggiungere questi risultati però non è possibile agire autonomamente, servono professionisti specializzati per gestire un intervento estensivo sulla rete elettrica domestica e installare gli equipaggiamenti necessari a far dialogare tra loro gli impianti.

Ancora prima dell’esecuzione tecnica, però, è importante instaurare un dialogo tra installatore e cliente, costruendo una relazione di fiducia e gettando le basi per un’opera su misura che risponda perfettamente alle reali esigenze del committente.

La consulenza è il primo step per un progetto domotico di successo: attraverso il dialogo tra professionista e cliente, il primo può identificare le necessità del secondo e proporre le soluzioni tecnologiche più adeguate.

Identificati i bisogni, si elabora un progetto su misura, studiando gli impianti già esistenti e pianificando con precisione tutti gli interventi da effettuare per rendere domotica l’abitazione valorizzando le risorse tecnologiche a disposizione e l’esperienza dei professionisti scelti.

Con quasi 60 anni di esperienza nell’automazione domestica, E.co.system oggi è una voce esperta nella domotica che offre un servizio completo, dalla consulenza e progettazione all’installazione garantendo la massima competenza e trasparenza durante tutte le fasi di questo percorso.

Mettiamo anche a disposizione del cliente uno spazio dimostrativo a Dalmine dotato di numerose installazioni per toccare con mano il proprio futuro, provando in prima persona la tecnologia prima di prendere qualsiasi decisione.

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Domotica: il trend dominante nelle nuove costruzioni

L’installazione di impianti smart e la loro integrazione in un sistema domotico migliorano il comfort abitativo, la sicurezza domestica e l’efficienza energetica.

Questo genere di installazioni può essere effettuato su costruzioni già esistenti, permettendo di colmare il gap tecnologico che si è formato tra la progettazione originale (che in Italia può risalire anche agli anni ‘70/’80!) e le innovazioni odierne.

Questo tipo di interventi vengono generalmente inseriti in un piano di ristrutturazione più ampio, poiché richiedono sostanziali modifiche all’impiantistica già presente: l’invasività iniziale si ripaga negli anni a venire da tutti i vantaggi di cui si può godere grazie alla domotica.

Non si tratta però solo di rimediare alle carenze del passato, ma anche di costruire un futuro più confortevole, sostenibile, efficiente e sicuro.

Visti i vantaggi e la crescente accessibilità tecnologica, gli attuali trend dell’edilizia integrano sempre di più la domotica nella realizzazione di nuove costruzioni, offrendo così al cliente una casa moderna fin dal primo momento.

Questo approccio è sicuramente conveniente ed efficiente, perché permette di progettare l’impiantistica in funzione della sua integrazione domotica e ottimizzare di conseguenza la planimetria dell’abitazione.

In un mercato competitivo, poi, le case con sistemi domotici offrono un interessante plus valore per distinguere la propria offerta e attirare clienti.

I sistemi domotici, inoltre, sono un investimento di lungo periodo, poiché l’aggiornamento dei software consente di mantenere tutti gli impianti al top delle performance e di farli evolvere nel corso degli anni, soddisfacendo sempre i bisogni dei residenti.

È anche importante osservare l’evoluzione dei valori associati alla casa: la crescente attenzione verso l’ambiente ha reso i cittadini molto più attenti ai consumi energetici, portandoli a preferire soluzioni a emissioni basse o nulle.

Anche da questo punto di vista la domotica offre un importante vantaggio per le nuove costruzioni, poiché il monitoraggio degli impianti e dei consumi, nonché l’integrazione di sistemi ecologici come gli impianti solari, rendono l’abitazione più energeticamente efficiente con ricadute positive sull’ambiente e sul portafogli.

Il comfort abitativo che deriva dalla domotica non è solo allettante per migliorare la propria qualità della vita, ma offre anche un importante supporto a persone anziane o disabili, automatizzando numerosi aspetti della loro quotidianità e riducendo sforzi e rischi.

Con quasi 60 anni di esperienza nell’automazione domestica, E.co.system oggi è una voce esperta nella domotica che offre un servizio completo, dalla consulenza e progettazione all’installazione.

Ci rivolgiamo alle settore dell’edilizia per incoraggiare nuove costruzioni smart, che integrano fin dalle fondamenta l’impiantistica adatta per soddisfare ogni esigenza di comfort abitativo, ecosostenibilità ed efficientamento energetico: contattaci subito per maggiori informazioni.

I diversi tipi di sensori dei sistemi antintrusione

I sistemi antintrusione utilizzano dei sensori che rilevano un ingresso non autorizzato all’interno dell’area protetta, inviando un segnale alla centralina che a sua volta attua diverse contromisure per rispondere alla violazione della proprietà, come per esempio allarmi sonori, messaggi a polizia o corpi di sorveglianza, e chiamate a numeri di telefono preimpostati.

Anche se è quindi la centralina a svolgere l’azione antintrusione vera e propria, senza i sensori non sarebbe in grado di individuare la minaccia: sono i suoi occhi e le sue orecchie, e senza sarebbe cieca e sorda.

Ma come funzionano i sensori? In linea di massima sono apparecchi in grado di individuare delle alterazioni fisiche all’interno del loro raggio d’azione.

La natura di queste ‘alterazioni fisiche’ dipende dal tipo di sensore installato, poiché ne esistono diverse varietà che utilizzano tecnologie e meccanismi diversi tra loro.

I principali sistemi di rilevamento utilizzano infrarossi o microonde.

L’infrarosso è un fascio di luce invisibile all’occhio umano che viene utilizzato con due modalità di applicazione diverse:

  • i rilevatori attivi usano un trasmettitore e un ricevitore, e scattano quando qualcosa o qualcuno si frappone tra loro, attraversando l’invisibile barriera a infrarosso;
  • i rilevatori passivi sono costituiti da un unico elemento che permette di rilevare la variazione di temperatura all’interno dell’area sorvegliata.

Le microonde sono onde elettromagnetiche ad alta frequenza che possono essere generate da un trasmettitore che le invia a un ricevitore, utilizzando lo stesso principio dei sistemi a infrarossi attivi.

Sul mercato sono disponibili anche sensori misti che integrano entrambe le tecnologie per aumentare il grado di sicurezza ed evitare i falsi allarmi, incrociando le rilevazioni sia degli infrarossi che delle microonde.

E.co.system propone soluzioni antintrusione Hesa sia per interni che per esterni con protezioni perimetrali con nuove tecnologie laser e microonde, che permettono una copertura anche di 60 metri con un solo dispositivo.

L’impianto antintrusione può essere integrato con il sistema domotico per controllarlo a distanza, impostare i margini di tolleranza per evitare falsi allarmi e attivarlo/disattivarlo automaticamente all’interno di apposite sequenze di azioni programmate.

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I vantaggi dei cancelli automatici e la loro integrazione con la domotica

Lo scopo dell’automazione è quello di semplificare le nostre attività, permettendoci di svolgere azioni rapidamente e con sforzi minimi, se non addirittura nulli.

Questo principio trova numerosissime applicazioni, da quelle più professionali a quelle più quotidiane, dagli ambienti domestici a quelli imprenditoriali, per creare valore e confort in tutto ciò che facciamo.

Facciamo un esempio pratico.

Attraverso l’installazione di un motore collegato a un braccio meccanico è possibile automatizzare l’apertura di un cancello o di una sbarra per il passaggio degli automezzi, ottenendo tre importanti vantaggi:

  1. si limita l’accesso all’area desiderata di persone non autorizzate;
  2. non bisogna scendere dal mezzo, evitando la scomodità del gesto e di esporsi a condizioni meteo avverse;
  3. non è necessario fare uno sforzo fisico per muovere le ante.

I cancelli automatici trovano applicazione in molti ambiti: nelle case con giardino, nei condomini con garage, nei complessi industriali, negli autosilo e nei parcheggi dei negozi per fare alcuni esempi. Lo stesso principio può essere applicato ai basculanti dei box auto, automatizzando anche questa azione e aumentando ulteriormente il comfort.

I cancelli automatici non sono certo una novità dell’ultima ora, esistono da decenni ormai: tuttavia, da allora la tecnologia ha continuato a evolversi, permettendo di amplificare i vantaggi già offerti dall’automatizzazione dell’apertura e della chiusura dei cancelli.

In primo luogo, i meccanismi e i materiali sono stati resi più efficienti e duraturi, riducendo i rischi di guasti ed estendendo la loro longevità; sistemi ausiliari permettono perfino di mantenerli operativi in caso di blackout.

L’altra grande novità sono stati i meccanismi di controllo.

Prima c’era la chiave, che costringeva a fermarsi in un punto preciso per non dover scendere dal mezzo o sporgersi fino in fondo per raggiungerla, e che portava a inzupparsi comunque in caso di temporale.

I pulsanti a distanza hanno sicuramente migliorato la situazione, ma c’era sempre il problema di ricordare di portarlo con sé e di trovarlo nel portaoggetti dell’auto, in tasca o nella borsa; la distanza e l’allineamento con il ricevitore poteva anche essere un ulteriore fattore di complicazione.

Oggi è tutto ancora più semplice.

I cancelli e i basculanti automatici possono essere collegati ad altri dispositivi, come per esempio il proprio smartphone, per aprirli o chiuderli con un semplice gesto, utilizzando uno strumento che si ha sempre con sé.

Uno step ulteriore è quello di integrarli in un sistema domotico che permette la loro attivazione da remoto e sincronizzarli con gli altri impianti della casa, del negozio o del complesso industriale, permettendo il controllo di tutte le funzionalità da un solo dispositivo e incrociandole tra loro.

Per esempio, è possibile ricevere il feed della videosorveglianza per vedere chi è al cancello e decidere se aprirlo o meno anche quando nessuno è all’interno della proprietà: può tornare comodo per far entrare un corriere.

E.co.system ha un’esperienza di 30 anni nell’installazione di cancelli automatici che permette di offrire soluzioni su misura, integrabili con l’impianto domotico.

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La casa domotica per anziani e disabili

Il ruolo della domotica è quello di automatizzare e centralizzare le funzionalità degli impianti domestici per rendere più facile, sicura e confortevole la propria casa.

Questi principi migliorano la qualità della vita dei residenti e in particolar modo nei casi delle persone più fragili: la casa domotica è infatti un’ottima soluzione per anziani, disabili e malati, permettendo loro di avere il controllo completo su tutta l’abitazione nel palmo della propria mano minimizzando la necessità di movimenti.

Un sistema domotico può infatti interfacciarsi con dispositivi portatili, come smartphone, tablet e PC, dove viene visualizzato il pannello di controllo. Tramite questo approccio centralizzato, l’anziano, il disabile o il malato può monitorare tutti gli impianti collegati alla casa domotica e comandarli con un tocco.

Per esempio, può alzare o abbassare le tapparelle dotate di controllo motorizzato senza doversi alzare dal letto, accendere o spegnere la luce in un’altra stanza, regolare la temperatura, attivare elettrodomestici smart, controllare l’impianto di sorveglianza e ricevere il feed del videocitofono, osservando chi ha suonato, parlandoci e decidendo di conseguenza se aprire o meno.

Il sistema domotico può anche essere programmato con diverse automazioni, che tutelano i soggetti più fragili: per esempio si può impostare l’accensione dell’impianto di riscaldamento o di condizionamento quando la temperatura scende o sale oltre una certa soglia, oppure spegnere elettrodomestici smart e luci lasciati accesi per troppo a lungo.

I comandi agli impianti della casa domotica possono anche essere impostati in sequenze, dette scenari, che permettono di eseguire tutte le azioni programmate con un solo tocco. Questa caratteristica offre ad anziani, disabili e malati la possibilità di predisporre scenari in relazione alle loro routine e alle loro necessità, rendendo più confortevole la loro vita quotidiana.

Il progetto di una casa domotica per anziani, disabili e malati deve essere studiato attentamente, valutando quali sono gli impianti più utili e come farli dialogare tra loro.

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I dispositivi IoT e la loro integrazione con la domotica

I dispositivi Internet of Things (IoT) sono sempre più diffusi: se fino a pochi anni fa l’idea di un assistente digitale capace di capire i comandi vocali del suo proprietario e di agire di conseguenza sembrava fantascienza, oggi questa tecnologia non solo esiste, ma è anche accessibile.

Alexa e Google Home sono sicuramente i nomi più noti tra gli assistenti vocali e sono capaci di semplificare notevolmente le mansioni quotidiane, di ricevere informazioni dalla rete e di effettuare operazioni online senza il bisogno di avere le mani occupate da un dispositivo fisico.

In generale, la tecnologia IoT si basa sulla capacità di questi dispositivi di raccogliere informazioni dall’ambiente circostante (per esempio, i comandi vocali) e di comunicare con internet per svolgere i propri compiti.

Nella categoria rientrano così anche le Smart TV, che si connettono al web per offrire servizi on demand e usufruire delle piattaforme di streaming digitali, come Netflix e Amazon Prime.

Pur avendo già visto le differenze tra dispositivi IoT e sistemi domotici, questi due strumenti possono essere integrati per aumentare ancora di più il comfort casalingo e rendere ogni azione quotidiana sempre più semplice e automatizzata.

Il sistema domotico Easydom è infatti capace di interfacciarsi con numerosi dispositivi IoT presenti sul mercato ed E.co.system è stata la prima azienda del settore a integrarlo con Alexa, Google Home e tutte le Smart TV Samsung.

In questo modo, il proprietario del sistema domotico ha a sua disposizione canali aggiuntivi per controllare le funzionalità della casa senza muoversi dal divano, aumentando ulteriormente il comfort e l’efficienza dell’impianto.

Altri dispositivi IoT che possono essere integrati con il sistema domotico sono gli apparecchi SONOS, quali amplificatori, diffusori acustici e impianti per la filodiffusione e per l’Home Theatre.

Queste possibilità di integrazione e di espansione del sistema domotico sono tra gli aspetti che contraddistinguono l’offerta di E.co.system, che ogni giorno si impegna per aggiungere funzionalità di pari passo con lo sviluppo di nuove tecnologie e la commercializzazione di nuovi dispositivi e impianti.

Questa capacità ci permette di proiettarci costantemente verso il domani: anche se non sappiamo che cosa ci offrirà il mercato in futuro, siamo certi che lo potremo integrare con un impianto domotico Easydom.

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La casa domotica ecologica tutela l’ambiente e taglia le bollette

Molte delle costruzioni che oggi impieghiamo in Italia sono vecchie di diversi decenni e sono state realizzate utilizzando tecniche e paradigmi propri dell’edilizia del tempo e che nel 2020 risultano ormai anacronistici.

Sicuramente c’è una differenza di confort: le abitazioni di recente costruzione o ristrutturazione offrono indubbiamente molte comodità frutto dell’odierna tecnologia, che migliorano la vivibilità dell’ambiente e permettono di mantenere il pieno controllo su tutti gli elementi della casa.

Tuttavia, l’aspetto più cruciale che separa le vecchie costruzioni da quelle più moderne è il loro impatto ambientale.

Negli ultimi decenni la quesitone ecologica è diventata sempre più rilevante, sia dal punto di vista scientifico che quello dell’opinione pubblica: i governi di molti Paesi, soprattutto quelli europei, hanno imposto per i prossimi anni ambiziosi obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 e di crescita della produzione energetica da fonti rinnovabili.

In questo scenario, la domotica offre interessanti possibilità per accrescere il confort abitativo e al contempo aumentare la sostenibilità della costruzione, agendo su un comparto che da solo è responsabile per il 40% delle emissioni europee.

I software di monitoraggio dei consumi e degli impianti sono infatti importanti per l’efficientamento energetico, poiché permettono di avere un quadro completo della propria domanda di energia, individuare eccessi e sprechi, e attivare o disattivare elettrodomestici e sistemi domestici in modo intelligente.

Una casa domotica è quindi una casa efficiente, e ciò si traduce in minori consumi, minori emissioni di CO2 e minori spese in bolletta.

Il sistema domotico permette anche di integrare un impianto fotovoltaico residenziale e il relativo dispositivo di accumulo, così da monitorare l’autoproduzione dell’elettricità e ottimizzare il suo impiego per soddisfare il proprio fabbisogno energetico.

La combinazione pannelli e batteria consente di immagazzinare l’energia prodotta, ma che supera le necessità di consumo in un dato momento, così da poterla consumare successivamente, per esempio di notte quando l’impianto fotovoltaico è inattivo.

In questo modo si aumenta la produzione di energia da fonti rinnovabili del Paese e si riduce la domanda di elettricità dalla rete, alleggerendo la produzione delle centrali, il carico dell’infrastruttura e le proprie spese in bolletta.

Combinando la riduzione dei consumi offerta dall’efficientamento energetico e l’autoproduzione di elettricità per mezzo dell’impianto fotovoltaico, si può ridurre l’impatto ambientale della propria abitazione e al contempo ottenere un importante ritorno economico grazie alla riduzione della propria domanda di energia dalla rete.

Questo vantaggio economico è amplificato da diverse forme di incentivazione fiscale, che incoraggiano i cittadini a modernizzare la propria abitazione rendendola più efficiente e vivibile, come Ecobonus, Superbonus e Bonus Domotica.

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Qual è la differenza tra domotica e Internet of Things?

Domotica e Internet of Things sono due termini che spesso si incontrano assieme perché sono entrambe tecnologie pensate per facilitare la vita dell’utente, automatizzando specifici processi, consentendo un controllo da remoto, semplificando la gestione degli impianti, e in generale ottimizzando la gestione di un ambiente.

Anche se i fini sono identici, i mezzi e i metodi con cui vengono raggiunti sono molto differenti tra loro e perciò associare la domotica all’Internet of Things sarebbe un’incorrettezza.

La domotica è pensata come un sistema chiuso di impianti interconnessi tra loro, strutturati in modo gerarchico e ben organizzati: questo approccio verticale permette di centralizzare la gestione di tutto l’ambiente domestico, sia interno che esterno, in un unico pannello di controllo e di coordinare le diverse funzionalità in scenari, sequenze d’azioni pre-programmate che possono essere attivate con un singolo comando.

Questo approccio integrato permette di far dialogare i diversi impianti tra loro così da metterli in concerto e da permettere loro di valorizzarsi a vicenda: per esempio l’impianto fotovoltaico può indirizzare l’elettricità generata in surplus a prese radiocomandate, così da attivare elettrodomestici come lavatrice e lavastoviglie per sfruttare appieno l’energia autoprodotta.

L’Internet of Things (IoT) è invece un macrotermine che racchiude tutte le tecnologie capaci di raccogliere dati via internet o dall’ambiente circostante e di elaborarli per ottimizzare il proprio funzionamento, per svolgere più efficacemente il proprio compito e per semplificare la vita all’utente.

In ambito domestico, l’Internet of Things utilizza dispositivi aperti, ma indipendenti: interagiscono con il mondo esterno, ma non direttamente tra loro, e quindi sono generalmente più specializzati e dedicati.

Di conseguenza, domotica e Internet of Things rispondono a due esigenze differenti.

La domotica impone il supporto di professionisti per capire i bisogni da soddisfare, scegliere gli impianti, installarli e collegarli tra loro. Si tratta quindi di un intervento esteso, idealmente da effettuare in fase di ristrutturazione o da integrare direttamente nella costruzione di un nuovo edificio. Il vantaggio è che in questo modo si abbraccia tutta la casa, coordinando ogni aspetto della propria vita domestica per il massimo del confort e della sicurezza.

Dispositivi Internet of Things possono essere installati solo dove necessario per soddisfare specifici bisogni senza dover effettuare interventi invasivi, sfruttando la connessione wi-fi domestica: per contro, in questo mondo dipendono dalla qualità della propria rete e la loro capacità d’azione è più contenuta.

Domotica e IoT si differenziano anche per il grado di protezione dei dati: un sistema domotico è chiuso, cioè tutti gli impianti connessi dialogano solo tra loro e conservano i dati in un ambiente più protetto e difficile da violare, mentre i dispositivi Internet of Things, per loro natura, devono comunicare con la rete e l’ambiente esterno, rendendoli più vulnerabili.

Non bisogna però considerare domotica e IoT come due elementi incompatibili perché i primi possono interfacciarsi con i secondi: per esempio, E.co.system è stata la prima azienda del settore a integrare Alexa, Google Home e tutte le Smart TV Samsung con la Domotica Easydom.

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L’importanza degli aggiornamenti software per la domotica

Un sistema domotico ben strutturato nasce da una combinazione efficiente di hardware e software.

Le potenzialità tecniche degli impianti vengono sfruttate adeguatamente grazie ai programmi di controllo, installati sui propri dispositivi per offrire il pieno controllo di tutta l’abitazione in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo, e per predisporre automazioni utili a semplificare la vita di tutti i giorni.

L’acquisto e l’installazione di componenti all’avanguardia permette di godere di elevate prestazioni per molti anni, soddisfacendo pienamente le esigenze di comfort, sicurezza ed efficienza energetica dei residenti.

Ciò non è solo merito dell’alto livello di tecnologia di partenza che permette di stare al passo con le novità del settore domotico, ma anche della possibilità di aggiornare facilmente i software di controllo.

Se infatti per sostituire le componenti fisiche sono necessari investimenti economici e, spesso, opere edili, l’update dei programmi è molto più rapido e permette comunque di mantenere il sistema domotico al top delle performance.

Attraverso l’aggiornamento dei software si possono aggiungere ottimizzazioni che permettono di sfruttare ancora meglio l’hardware e che aggiungono nuove funzionalità per un monitoraggio sempre più puntuale dei consumi, un maggiore efficientamento energetico e un controllo sempre più preciso del sistema domotico.

Questi update permettono anche di eliminare eventuali problemi dei programmi e, soprattutto, di mantenere i protocolli di sicurezza sempre aggiornati contro le più recenti minacce informatiche: la tutela della privacy è infatti un aspetto che influisce molto sulla decisione di installare un sistema domotico.

L’update dei programmi dei sistemi domotici è quindi un aspetto cruciale e spesso è l’unica attività richiesta nel post-installazione, visto che le componenti hardware non necessitano di interventi di manutenzione periodica.

È però importante sapere come procedere per questi update, soprattutto se si utilizzano impianti diversi tra loro: pur essendo capaci di comunicare tra loro, utilizzano software differenti, ognuno con le proprie necessità di aggiornamento, e bisogna anche assicurarsi che rimangano perfettamente coordinati anche dopo l’update.

Per questo motivo e.co.System offre un servizio di post-installazione che garantisce al cliente software sempre aggiornati e perfettamente performanti per un’esperienza domotica al top.

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Le differenze tra impianti elettrici civili e industriali

L’impianto elettrico consente la diffusione di energia elettrica all’interno di un edificio allacciato alla rete elettrica oppure che autoproduce la propria energia grazie a impianti fotovoltaici e altri sistemi alimentati da fonti rinnovabili.

Gli impianti elettrici vengono utilizzati nelle nostre case, negli edifici commerciali e nei grandi impianti industriali: tra queste tre realtà c’è una differenza di potenza richiesta e conseguentemente di complessità dell’impianto, affinché possa essere gestita in sicurezza.

Vista la sua crucialità nel permettere le attività all’interno dell’edificio di destinazione, la posa dell’impianto elettrico viene studiata di pari passo con la costruzione, in modo da ottimizzare il posizionamento di cavi, uscite e agganci; ciò non toglie che si possa intervenire successivamente per ampliamenti e aggiornamenti, pur richiedendo opere murarie per l’implementazione di queste modifiche.

Se le applicazioni domestiche e commerciali devono gestire la potenza per l’illuminazione e per l’alimentazione di elettrodomestici e altri impianti dai consumi contenuti (come il condizionamento, la videosorveglianza o i cancelli automatici), un impianto elettrico industriale deve sostenere la potenza necessaria per far funzionare macchinari anche di grandi dimensioni.

Vista la quantità di energia gestita, la sicurezza è un aspetto cruciale: servono soluzioni per prevenire sovraccarichi e cortocircuiti, e per consentire il funzionamento dei sistemi elettrici più importanti anche in caso di guasto o blackout.

Ciò non significa che la sicurezza non sia comunque una priorità anche per le installazioni di impianti elettrici civili e commerciale, ma il settore industriale fa capo a normative dedicate che impongono standard più severi, considerando anche il coinvolgimento di un maggior numero di persone all’interno di un complesso industriale.

In particolare, devono rispettare le disposizioni del Decreto Legislativo 81 del 2008 riguardo la sicurezza sul luogo di lavoro, mentre altre normative si applicano anche agli impianti civili e commerciali: la Legge 186/1968 sui materiali da utilizzare, il DL 37/2008 per la sicurezza degli impianti e la Legge 791/1977 sulle responsabilità del costruttore dell’impianto.

Altro aspetto cruciale è la manutenzione degli impianti elettrici civili e industriali, che devono essere svolte periodicamente, ovvero ogni due o cinque anni a seconda del tipo di impianto come stabilito dal Decreto Presidenziale 462 del 2002.

Al di là degli obblighi di legge, la manutenzione dell’impianto elettrico è molto importante anche per la sua ottimizzazione, valutando così i consumi ed eventuali ottimizzazioni per potenziare l’efficienza energetica della costruzione.

La complessità della progettazione e dell’installazione richiede l’intervento di figure tecniche specializzate ed esperte e ciò vale anche per la manutenzione: solo in questo modo si ha la garanzia che l’impianto elettrico civile e l’impianto elettrico industriale siano a norma di legge, sicuri ed efficienti.

È anche bene ricordare che l’impianto elettrico può essere integrato con quello fotovoltaico, cosicché si utilizzi l’energia autoprodotta anziché quella della rete, e con il sistema domotico, per monitorare in tempo reale i consumi e intervenire anche da remoto sull’utilizzo della corrente per l’illuminazione e gli elettrodomestici.

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