Come si realizza un impianto Home Theatre?

Tutti gli appassionati del cinema sognano di vivere le stesse emozioni della visione di un film in sala cinematografica anche quando sono a casa propria: vogliono insomma ammirare i propri attori preferiti su un grande schermo, cogliere con nitidezza ogni dettaglio degli effetti speciali e sentire i suoni provenire da ogni direzione godendosi al contempo la comodità di casa propria.

La tecnologia di oggi ha reso più facile e accessibile l’installazione di questo tipo di impianti, detti Home Theather e traducibili come Cinema Domestico, per portare tutte le sensazioni del grande schermo tra le pareti casalinghe.

L’installazione di un impianto Home Theater può essere effettuata su un’abitazione già costruita oppure si può integrare nella progettazione di una nuova costruzione, predisponendo già cavi e canaline così da evitare successivi interventi murari, tenere nascosti alla vista tutti i cavi e ottimizzare l’architettura in funzione della diffusione sonora.

Sono molti gli aspetti che si devono considerare per installare un impianto Home Theater degno di questo nome, navigando tra molteplici opzioni sia audio che video, nonché valutando eventuali interventi sulla stanza che lo ospiterà: per questo è sempre bene rivolgersi a un consulente esperto, che possa consigliare le soluzioni più adatte alle proprie esigenze e implementarle su misura.

Per realizzare un impianto Home Theater partiamo dal canale video.

I televisori ultrapiatti HD, che fino a pochi anni fa erano un prodotto di lusso, sono diventati sempre più accessibili, permettendo con un investimento contenuto di acquisire uno schermo ampio e ben definito, ideale per il cinema casalingo.

Per chi invece cerca la vera sensazione di avere un cinema in casa può optare per un proiettore HD che può raggiungere anche i 300 pollici conservando una risoluzione da 4K.

Il canale audio è l’altro aspetto cruciale per creare un Home Theater capace di regalare forti emozioni, creando effetti surround e immergendoci davvero dentro il film. Non deve essere per forza un suono roboante, anzi: un impianto ben strutturato permette di sentire suoni chiari, nitidi e avvolgenti anche a bassi volumi.

Per avere una qualità del suono degna di un’esperienza cinematografica serve un componente che elabori il segnale audio e lo invii ai canali di uscita: può trattarsi di un processore audio, più performante e costoso, oppure di un sintoamplificatore, più semplice e accessibile, ma comunque valido in termini di qualità.

L’esperienza dell’Home Theater è goduta maggiormente con più amplificatori finali, pensati per circondare gli spettatori e riprodurre il suono ‘localizzato’ in base alla posizione della sua fonte all’interno del film.

Questi diffusori audio surround possono essere collocati su piedistalli attorno al divano o alle poltrone (e in questo caso l’estetica ha il suo peso) oppure incassati nella parete (in base a studi dell’architettura e delle modalità di diffusione del suono).

Infine, la stanza può essere ottimizzata per supportare adeguatamente il segnale audio, con, per esempio, trappole per i bassi e pannelli fonoassorbenti contro il riverbero (e per la quiete dei vicini!).

L’impianto Home Theater può anche essere collegato a un più ampio sistema domotico, permettendo di controllarlo con più comodità, di inviare contenuti multimediali dai propri dispositivi e di sincronizzarlo con applicazioni di entertainment.

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Quali sono i vantaggi degli impianti fotovoltaici?

Il fotovoltaico è una risorsa sempre più diffusa (e preziosa) per il nostro Paese: l’Italia, infatti, rappresenta un caso virtuoso in Europa, dimostrandosi capace di soddisfare il 18% del suo fabbisogno energetico con energie pulite e superando gli obiettivi ambientali imposti dall’UE.

Nel 2019, nel nostro Paese sono stati installati impianti fotovoltaici per una potenza totale di 750 MW, di cui una porzione significativa è attribuita a quelli di piccole dimensioni (272 MW, 36% del totale) che vengono impiegati in ambito residenziale.

Quali sono i motivi di questa crescita?

Sicuramente l’evoluzione tecnologica ha reso gli impianti fotovoltaici sempre più accessibili ed efficienti, rendendoli un prodotto sempre più interessante per il consumatore attento all’ambiente.

Ma l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili è una scelta non solo responsabile dal punto di vista ecologico, ma anche vantaggiosa.

L’installazione di un impianto fotovoltaico domestico offre importanti vantaggi per l’utente:

  • Risparmio economico: l’autoproduzione di elettricità permette di diminuire la richiesta di energia dalla rete e quindi i costi in bolletta;
  • Indipendenza dalle variazioni del mercato: i costi dell’energia distribuita dai gestori tradizionali sono soggetti a fluttuazioni create dal mercato e dallo scenario geopolitico internazionale; producendo la propria elettricità ci si protegge da queste variazioni e si può controllare maggiormente le proprie spese fisse;
  • Rientro delle spese di installazione: come conseguenza dei due punti precedenti, i costi sostenuti per l’installazione di un impianto fotovoltaico vengono gradualmente pareggiati dal risparmio sulle spese energetiche; una volta rientrati completamente dell’investimento si potrà godere di un guadagno puro generato dall’autoproduzione energetica;
  • Scambio sul Posto: parte del guadagno economico è generato grazie al meccanismo di Scambio sul Posto, in cui l’utente ‘vende’ il suo surplus energetico (l’energia che eccede i suoi consumi) alla rete, ricevendo un rimborso sulla bolletta;
  • Aumento del valore dell’immobile: l’installazione di un impianto fotovoltaico aumenta il valore dell’immobile;
  • Incentivi: poiché contribuisce alla tutela dell’ambiente e al raggiungimento degli obiettivi statali di abbattimento delle emissioni, sono numerose le forme di incentivazione e detrazione di cui i cittadini possono godere per installare un impianto fotovoltaico; in questo modo si riducono i costi sostenuti inizialmente e si accelera il rientro sull’investimento.

Un impianto fotovoltaico può essere integrato con il software domotico, in modo da tenere sempre sotto controllo produzione e consumo, ottimizzare le prestazioni dell’impianto e, con l’ausilio di prese elettriche radiocomandate, attivare, anche a distanza, elettrodomestici smart per consumare direttamente il proprio surplus energetico.

E.co.system crede nell’efficacia delle fonti rinnovabili, nell’autonomia energetica e nell’ecosostenibilità, promuovendo l’installazione di impianti fotovoltaici perfettamente integrati nel sistema domotico della tua casa.

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Migliora l’efficienza energetica con la domotica

In Europa, il comparto residenziale è responsabile per circa il 40% dei consumi energetici annui del continente: se da una parte il nostro tenore di vita attuale impone una certa quota di energia che è difficile da ridurre, ogni anno una porzione significativa di elettricità e gas viene a tutti gli effetti sprecata.

Molti edifici peccano per efficienza energetica, ovvero utilizzano più energia di quanto sia necessaria per ottenere il risultato desiderato: per esempio, una costruzione con uno scarso livello di isolamento termico ha bisogno di tenere i caloriferi più alti o accesi più a lungo per raggiungere una temperatura confortevole, perché parte del calore viene ceduto all’esterno.

Un’altra parte significativa degli sprechi energetici è dovuta alla disattenzione dei residenti, come lasciare accesa la luce quando si esce di casa, addormentarsi di fronte alla TV oppure tenere attivo il riscaldamento o l’aria condizionata in una stanza al momento vuota.

L’efficientamento energetico della casa è un percorso che prevede vari tipi di interventi e l’acquisizione di una maggiore consapevolezza dei propri consumi, ma dà ottimi frutti.

Consumare di meno infatti significa:

  • ridurre le emissioni di CO2, dando il proprio contributo alla tutela dell’ambiente;
  • diminuire i costi legati alla bolletta, riuscendo a risparmiare anche il 25% sulla spesa energetica.

L’installazione di impianti moderni e il loro coordinamento con un sistema domotico impatta notevolmente sull’efficienza energetica della casa.

In particolare, Easydom Next Home Elite offre utili funzionalità per controllare in ogni momento lo stato della propria abitazione, monitorare i consumi, e attivare o disattivare impianti ed elettrodomestici in modo intelligente.

La consapevolezza dei reali consumi, come già detto, è molto importante, perciò il sistema domotico Easydom riporta in tempo reale tutte le informazioni relative all’impiego dell’energia e le utilizza per effettuare una stima dei costi e delle emissioni di CO2.

Grazie a questi dati è possibile individuare facilmente i carichi energetici maggiori, valutare come intervenire per ridurli e di conseguenza ottimizzare i consumi domestici.

Easydom Next Home Elite consente anche il controllo dell’illuminazione da remoto, così che ci si può accorgere subito se si è dimenticata accesa una luce e spegnerla subito, anche quando si è fuori casa: l’impiego di scenari, ovvero serie di azioni attivate a catena con un semplice tocco, permette già di base di minimizzare il rischio di dimenticanze, programmando lo spegnimento di tutti gli impianti quando si esce di casa.

Similmente è possibile controllare la temperatura e i termostati, e interagire con prese elettriche comandate: in questo modo si possono attivare, anche a distanza, gli elettrodomestici smart, per farli funzionare nelle fasce orarie più convenienti.

Infine, un sistema domotico può interagire con l’impianto fotovoltaico domestico, così da ottimizzare l’impiego dell’energia autoprodotta e ridurre ulteriormente i costi in bolletta.

I costi dell’installazione di un sistema domotico vengono compensati dal risparmio mese per mese e anno per anno; inoltre approfittando del Bonus Domotica si può ammortizzare l’investimento iniziale fin da subito e rientrare più rapidamente sulla spesa iniziale.

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Gli impianti di filodiffusione: i vantaggi per case e business

La filodiffusione permette di trasmettere il medesimo segnale audio su più dispositivi altoparlanti, permettendo così di ‘diffondere’ in più luoghi contemporaneamente lo stesso messaggio o la stessa musica.

Il termine filodiffusione rivela la forma originaria di questa tecnologia: per effettuare il collegamento tra la fonte sonora e gli altoparlanti venivano impiegati i doppini telefonici che erano già installati negli edifici dotati di telefonia fissa, sfruttando la loro capacità di trasmettere segnali audio senza dover così posare una nuova rete di cavi.

Gli avanzamenti tecnologici però hanno permesso di aggiornare questa tecnologia, eliminando la necessità di appoggiarsi a una cablatura e permettendo di ricorrere a segnali wifi e bluetooth per raggiungere più facilmente ogni angolo dell’edificio interessato.

Tuttavia, questo non significa che questa forma di rete sia la più efficiente: di volta in volta è bene valutare la soluzione più efficiente tra cavo e wireless in base alle caratteristiche della costruzione e all’area che si intende coprire.

La filodiffusione è spesso impiegata in ambito commerciale: tutti noi siamo entrati in un negozio o in un centro commerciale, e siamo stati accompagnati nei nostri acquisti da una melodia di sottofondo… Come si può dimenticare l’orecchiabilità delle musiche natalizie durante il periodo delle feste?

La musica in filodiffusione non è solo una piacevole distrazione auditiva, ma è uno strumento di marketing che mette a proprio agio il cliente rendendolo più incline all’acquisto e che permette di costruire l’identità di un brand. L’impianto di filodiffusione può essere anche impiegato per comunicazioni e pubblicità, come spesso accade nei supermercati.

La filodiffusione trova impiego anche in aziende, anche qui per effettuare comunicazioni a tutti gli ascoltatori e per creare un ambiente lavorativo più rilassato trasmettendo la giusta musica.

La diffusione della tecnologia wireless ha permesso alla filodiffusione di entrare con più frequenza nelle nostre case, sincronizzando la trasmissione di tracce audio in più stanze e anche in giardino o in piscina, così da avere sempre con sé la propria musica preferita.

Per la casa sono disponibili numerose soluzioni: gli impianti più moderni impiegano casse wireless con forme accattivanti, che aggiungono valore all’arredo, oppure soluzioni più piccole e discrete, anche a incasso, ma che garantiscono ugualmente un’ottima qualità del suono.

L’attivazione dell’impianto e la selezione della musica da trasmettere viene effettuata attraverso apposite app, facilmente installabili e controllabili su computer o dispositivi mobile; la filodiffusione può anche essere collegata ad altri impianti per creare un sistema domotico, centralizzando il loro controllo.

In questo caso, la filodiffusione può essere integrata in appositi scenari, ovvero in sequenze di azioni eseguibili con un singolo tocco: per esempio, si può impostare un programma dedicato al ritorno a casa dopo il lavoro, che apre la porta del garage, fa partire la propria musica preferita, accende le luci e alza le tapparelle motorizzate, per calarsi immediatamente in un’atmosfera rilassata.

E.co.system installa impianti di filodiffusione e molti altri, collegandoli in sistemi domotici: scopri come migliorare il comfort della tua abitazione e del tuo luogo di lavoro.

Richiedi informazioni sugli impianti wireless per sistemi di filodiffusione:

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Come funzionano i cancelli automatici

L’automazione intreccia le esigenze di comfort con quelle di sicurezza, proponendo diverse soluzioni adatte sia per contesti domestici che per impieghi industriali e commerciali, come per esempio i cancelli automatici.

I cancelli automatici permettono di controllare chi accede a una proprietà e al contempo aumentano il comfort di chi li utilizza, evitando che debba scendere dal proprio veicolo o fare sforzi fisici per aprire le ante.

I cancelli automatici funzionano grazie a una centralina che riceve il segnale inviato dal comando a distanza; la centralina controlla il motore e lo attiva per muovere l’anta con un braccio meccanico dotato di pistone.

In aggiunta, i cancelli automatici impiegano dei sensori, detti fotocellule, che segnalano alla centralina se sono presenti ostacoli per la corretta chiusura dell’anta, come per esempio una persona che sta cercando di entrare.

In questi casi, le fotocellule inviano alla centralina un segnale che interrompe il movimento del cancello automatico, prevenendo così danni e infortuni.

I cancelli automatici possono essere a battente oppure scorrevoli.

I cancelli automatici a battente utilizzano una o due ante montate su un fulcro, in modo simile alla porta di un’abitazione: è quindi necessario che ci sia sufficiente spazio per permettere la loro completa apertura.

I cancelli automatici scorrevoli, invece, impiegano una o due ante montate su un binario così che possano muoversi parallele al divisorio perimetrale (muro, cancello, siepe, …); si tratta di una soluzione più pratica visto che richiede meno spazio per la sua installazione.

Il motore che permette la movimentazione delle ante può essere interrato, così che è maggiormente protette da eventuali danni, oppure esterno, e impiegare sistemi elettromeccanici (quelli più comuni in ambito residenziale) oppure idraulici (per applicazioni industriali di grandi dimensioni).

Nell’eventualità in cui non ci sia corrente ad alimentare il cancello automatico, un particolare meccanismo permette di sbloccare il motore e di così muovere l’anta manualmente; alcuni modelli integrano una batteria di emergenza che consente di alimentare il cancello in attesa che venga ripristinata la corrente, azzerando il disagio della situazione.

L’innovazione tecnologica ha permesso di realizzare cancelli automatici sempre più performanti per aumentare ulteriormente la comodità di questo tipo di impianto.

Un cancello automatico può essere collegato a un sistema domotico così da controllarne l’apertura dal pannello centrale dell’abitazione o dal proprio dispositivo mobile, così da attivarlo per gli ospiti nel più totale comfort.

Questo tipo di controllo è utile anche fuori casa, poiché il cancello può essere aperto con il proprio cellulare anziché con un telecomando, rendendo ancora più immediato questo gesto già semplice.

E.co.system ha un’esperienza di 30 anni nell’installazione di cancelli automatici che permette di offrire soluzioni su misura, durature e altamente performanti per ogni cliente e contesto di applicazione.

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Una casa domotica è una casa sicura

Le statistiche indicano che in Italia si verificano in media 520 furti in abitazione ogni giorno: in questo scenario di incertezza, la tecnologia accorre a difesa delle nostre case, fornendo diverse soluzioni per prevenire le effrazioni, scoraggiare i ladri e perseguire i colpevoli.

Un impianto domotico permette di centralizzare la gestione e il controllo di sistemi di videosorveglianza e antifurti perimetrali, nonché di ricevere notifiche e feed sul proprio dispositivo mobile per essere sempre informati sulla sicurezza della propria residenza anche quando si è lontani.

Gli impianti di videosorveglianza per esterno tendenzialmente sono ben visibili o comunque segnalati per svolgere un’azione deterrente contro le effrazioni, scoraggiando i ladri ancor prima ancora che tentino di entrare nell’abitazione.

A seconda delle esigenze sono disponibili telecamere panoramiche, che permettono di coprire con un solo dispositivo una vasta area anche a 360°, telecamere bullet, discrete e pronte all’uso, telecamere con contenitore, protette da un’apposita custodia progettata per resistere ad atti di vandalismo, e telecamere dome, che utilizzano una cupola per proteggere il dispositivo e per nascondere la direzione verso cui è orientato.

Le telecamere possono inquadrare in modo fisso i potenziali punti di ingresso oppure tutto il perimetro, con un’attenta pianificazione della loro posizione, movimento e area di ripresa e creare una copertura completa.

Nel caso i ladri riuscissero a entrare, telecamere interne più discrete e nascoste (per esempio a incasso) possono rilevare movimenti o rumori e coglierli in flagrante senza che si accorgano di essere registrati, inviando il feed video ed eventualmente anche audio a dispositivi mobile e centrali operative, e consentendo un pronto intervento

Le immagini riprese dall’impianto di videosorveglianza, attivo a comando, in risposta a sensori o 24/7, vengono inviate ad appositi dispositivi per l’archiviazione e la conservazione delle registrazioni, per avere prove concrete e indizi sui responsabili casomai non fossero fermati per tempo.

I sistemi antintrusione, invece, impiegano strumenti che rilevano ingressi non autorizzati ed effrazioni, e attivano strategie difensive come allarmi sonori, segnalazioni a centrali operative e messaggi a numeri telefonici preimpostati.

Per esempio, l’antifurto perimetrale funziona con laser, infrarossi o microonde che creano un ‘recinto’ virtuale che delimita l’area designata e segnala alla centralina ogniqualvolta viene varcato, la quale intraprende le azioni programmate.

Rispetto a barriere fisiche, la protezione offerta da un antifurto perimetrale è invisibile, quindi difficilmente un intruso potrà attuare contromisure per evitarlo o disattivarlo. I dispositivi moderni, inoltre, funzionano anche se vengono tagliati i cavi o innescato un blackout, resistendo così ai tentativi di sabotaggio; ogni malfunzionamento viene comunque segnalato alla centralina, che può attivare preventivamente l’allarme.

Fatte queste considerazione, un antifurto perimetrale offre una soluzione sicura per proteggere la casa dai tentativi di furto.

Un impianto domotico permette di ricevere le notifiche da tutti i sistemi di sicurezza installati e di impostare il loro funzionamento con pochi semplici gesti: per esempio, è possibile attivarli solo quando si esce di casa oppure far sì che l’antifurto perimetrale ignori i movimenti degli animali domestici, evitando falsi allarmi.

L’impianto domotico consente di controllare anche altri sistemi utili per mantenere sicura la propria abitazione, come il videocitofono, per identificare chi suona alla porta, e le tapparelle automatiche, per abbassarle ogni volta che si esce di casa.

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Cosa vuol dire abitare in una casa domotica?

La domotica mette la tecnologia al servizio del comfort abitativo e della sicurezza domestica applicando principi di efficientamento, automatizzazione e centralizzazione.

Nella pratica, per rendere una casa domotica si installano impianti all’avanguardia che possono essere programmati e controllati a distanza, e che sono capaci di comunicare tra loro, cosicché possano essere sincronizzati e attivati da un unico pannello o dispositivo.

Immaginatevi quindi di essere sprofondati in poltrona in una giornata di inverno, con la sera ormai prossima: con un tocco sul proprio smartphone si accendono le luci e si alza la temperatura, e intanto si mette in filodiffusione della musica per rallegrare la serata e si fa partire la lavatrice.

All’improvviso suona il videocitofono, ma non c’è bisogno di alzarsi: sempre dallo smartphone si può vedere chi è, parlarci e aprire il portone esterno se è un ospite desiderato.

Comodo no? Ma una casa domotica serve anche a potenziare la sicurezza domestica, collegando impianti di videosorveglianza e antintrusione: il feed video dei primi ed eventuali allarmi dei secondi vengono inviati al dispositivo mobile del padrone di casa, che può monitorare la sua abitazione anche quando è lontano.

Comodità e sicurezza, ma anche tutela dell’ambiente.

Se adeguatamente progettata, una casa domotica è ecologica, perché il controllo degli impianti permette di ridurre gli sprechi, diminuendo il fabbisogno energetico domestico con benefici sia per il portafogli che per l’ambiente, abbattendo le emissioni di CO2 legate alla produzione e distribuzione dell’energia.

La domotica permette anche di implementare impianti fotovoltaici residenziali, di cui si possono facilmente controllare le prestazioni e impostare le modalità di impiego dell’elettricità generata, così da contribuire alla diffusione delle energie rinnovabili e diminuire ulteriormente i costi in bolletta.

Il concetto di casa domotica è quindi ricco di sfumature e articolato su vari livelli di complessità, e si adatta a necessità molto diverse tra loro con soluzioni personalizzate.

Ma come funziona la casa domotica? La tecnologia alla base è quella dei BUS, sistemi elettronici che permettono la comunicazione tra impianti compatibili e quindi il loro controllo centralizzato tramite pannelli, smartphone o perfino assistenti vocali.

È anche possibile programmare degli ‘scenari’, una serie di azioni attivabili con la pressione di un semplice tasto, per svolgere più rapidamente e comodamente attività abituali: per esempio uno scenario per l’uscita di casa può prevedere l’attivazione dei sistemi antintrusione, lo spegnimento delle luci, la riduzione del riscaldamento o della climatizzazione, e l’abbassamento delle tapparelle.

Una casa può ‘nascere’ domotica oppure ‘diventare’ domotica.

Negli ultimi anni la costruzione di nuovi edifici può già integrare nel progetto gli impianti intelligenti e la tecnologia per collegarli. Allo stesso tempo, è possibile intervenire su una casa per renderla domotica, potendo godere di tutti i comfort anche in un edificio di vecchia costruzione.

In entrambi i casi è importante affidarsi a professionisti capaci di fornire la tecnologia più all’avanguardia e progettare soluzioni su misura per ogni stile di vita: con quasi 60 anni di esperienza nell’automazione domestica, E.co.system oggi è una voce esperta nella domotica.

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Bonus Domotica 2020: installa un impianto con detrazione del 65%

Fino al 31 dicembre 2020, chi ha sostenuto spese per l’acquisto, l’installazione e/o la posa in opera di dispositivi per il controllo da remoto di impianti di riscaldamento, climatizzazione e produzione di acqua calda può riportarle nella dichiarazione IRPEF e ottenere una detrazione fiscale pari al 65%, suddivisa in dieci quote annuali di pari valore.

L’agevolazione si applica anche ad altre spese direttamente connesse all’intervento, ovvero all’installazione e alla posa in opera di altre apparecchiature elettriche, elettroniche e meccaniche in ambito domotico, e ai lavori elettrici e opere murarie necessari per la predisposizione dell’impianto.

I beneficiari dell’Ecobonus Domotica 2020 sono:

  • privati con un diritto reale sull’immobile oggetto di intervento (proprietario, inquilino in comodato d’uso, familiare o convivente responsabile delle spese di gestione);
  • soggetti con reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone o di capitali);
  • associazioni di professionisti;
  • enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciali.

Per accedere al Bonus Domotica 2020 è necessario:

  • effettuare i pagamenti con uno strumento tracciabile, quale bonifico riportante la causale del versamento, il codice fiscale o partita IVA del beneficiario e il codice fiscale o partita IVA dell’esecutore dei lavori;
  • inviare all’ENEA la documentazione attestante il lavoro entro 90 giorni dal suo termine;
  • conservare per 10 anni il certificato di asservazione e le ricevute di invio della comunicazione all’ENEA e di pagamento.

La domotica permette di vivere meglio e di consumare meno, ottenendo così un risparmio sui costi energetici, e grazie al Bonus Domotica 2020 si riducono sensibilmente le spese sostenute per installare l’impianto e si accorciano i tempi di rientro sull’investimento.

Scegliendo e.co.system, avrai a tua disposizione l’esperienza pluridecennale di consulenti, progettisti e installatori, che realizzeranno la soluzione più adatta alle tue esigenze, assistendoti nella richiesta del Bonus Domotica 2020. Scopri di più contattandoci.

Detrazione Domotica 65%: richiedici informazioni

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